Dopo la sconfitta della settimana precedente (a cui non ero
presente come già annunciato) la Resu ha affrontato questo sabato la squadra
che sembra essere la favorita per la supremazia del girone. Con la stessa
dovremo recuperare la partita non giocata, in casa loro, in occasione del ponte
del 25 aprile (magari anche i vertici delle Acli dovrebbero immaginare che in
certe date è impossibile avere tutta la squadra a disposizione e quindi
prevedere una maggiore elasticità nel calendario). Anche questa volta si è
perso ma se il risultato mostra un giudizio severo sulla differenza tecnica,
0-3 con un gol per ogni frazione di gioco, nei fatti questa differenza per ciò
che riguarda il primo terzo di gara non è sembrata così netta. Premesso che per
un errore nella programmazione degli orari ci si è dovuti adattare a giocare
nel campo laterale metà con l’erba e metà sterrato nonostante i tentativi di
annaffiamento, la squadra messa in campo da Mister Antonio vedeva oggi in porta
Enzo, Hanas e Manuel ormai punti fermi in difesa, Adil centrale con Vincent e
Aurora alle ali e Amir a spaziare in tutto l’attacco. E per diversi minuti i
dominatori in campo erano i nostri, con la pressione costante dei giocatori più
avanzati sulla difesa avversaria che faticava a uscire dalla propria metà
campo. E tanta pressione ha creato pure un paio di occasioni che né Vincent né
Amir riuscivano a tradurre in reti. Purtroppo, come cantava Max Pezzali, vale
sempre la dura legge del gol e la Sant’Ilario, alla seconda nitida occasione,
riesce ad andare in vantaggio complice una presa incerta di Enzo. E mentre
qualcuno è andato in confusione (Adil che rimette in gioco lanciando il pallone
in mezzo alla difesa anziché liberare avanti) il resto della squadra continua
nella sua pressione, purtroppo infruttuosa ma che comunque dà modo ai nostri di
non sfigurare.
Per la seconda frazione Amir sostituisce Enzo in porta,
Hanas (uscito malconcio da uno scontro nel primo terzo nella parte sterrata del
campo) viene sostituito da Pietro, Aurora arretra al posto di Manuel che viene
sostituito avanti da Mohamed. Più avanti Adil viene fatto riposare per far
giocare Adonay. E con Enzo in campo si torna ai soliti difetti: per carità Enzo
è un giocatore dotato tanto di fisico quanto di tecnica ma tende (troppo) ad
essere individualista nel senso di cercare la conclusione sempre anche quando
magari ci sono compagni liberi e/o piazzati meglio. Tutto ciò lo porta,
naturalmente, a subire falli ai quali spesso reagisce in modo non proprio
diplomatico facendo così il gioco degli avversari nel limitare le nostre
potenzialità. Più o meno come capita nel Milan con Balotelli che quando è in
giornata è un patrimonio per tutta la squadra ma se qualcosa gira male per lui
allora il Milan in campo è come se giocasse in 10. Aggiungiamo a questo anche
Amir (che nella terza frazione è stato sostituito in porta da Vincent) la cui
determinazione spesso si traduce in una irruenza eccessiva che diventa più
dannosa per la squadra. Bisognerà lavorare sodo per fare sì che entrambi
riescano a diventare punti di riferimento per gli altri senza che creino magari
involontariamente più danni che risultati. Infatti a un certo punto della terza
frazione Mister Antonio si è visto costretto a tenerli entrambi in panchina per
via dell’imitazione che entrambi hanno messo in pratica del peggio visto in
televisione: Amir alla ricerca delle caviglie avversarie (dovrà rendersi conto
prima o poi che qualcuno possa superarlo pur senza essere tecnicamente meglio
di lui e che se in strada si gioca senza rispettare troppo le regole qui le
regole ci sono e vanno rispettate) e Enzo a fare l’imitazione del Balotelli
indisponente collezionista di cartellini gialli o rossi (che per fortuna qui
ancora non si vedono). Purtroppo le esibizioni in negativo dei due hanno messo
in ombra ciò che di positivo ha cercato di fare il resto della squadra: Hanas e
Manuel in difesa con qualche sporadica esibizione positiva di Pietro, qualche
cavalcata sulle fasce di Aurora e Vincent con scambi al centro con Adil (quando
non va nel panico) e Amir (quando non perde la testa), Mohamed a cui manca il modo
di tenere la palla che renda altrimenti efficace la propria azione nella fascia
e Enzo a cui continua a  mancare l’idea
che il calcio sia un gioco di squadra se non riesce a concludere positivamente.
E’ pur vero che quando non c’è sembra mancare il suo peso fisico in avanti, ma
anche lui prima o poi dovrà rendersi conto che non è in campo da solo e che
l’aiuto della squadra, oltre che alla squadra, alla fine può riuscire a
renderlo meno nervoso nei confronti degli avversari, diventando così un pregio
e non un danno alla squadra.
Ultima partita giovedì, il recupero contro Sant’Ilario, poi
prepariamoci a seguire gli azzurri in Brasile…
In bocca al lupo alla Nazionale.
Giovanni Silanos
 
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